L’esposizione, che vuole rendere omaggio a uno tra i maggiori protagonisti dell’arte italiana del secondo dopoguerra, ruota attorno a uno dei capolavori di Gastone Novelli (Vienna 1925 – Milano 1968) – la grande tela Il re del sole (1961) –, e raccoglie un nucleo di oltre trenta opere su carta, datate tra il 1957 e il 1968, molte delle quali fino ad oggi mai esposte.
Scrivere, tracciare lettere e parole, poi frammenti di frasi, isolati o raccolti in caselle, griglie e inventari, è una delle caratteristiche principali della ricerca di Novelli. Una pratica operativa che si rivela funzionale a un’intensa e costante interrogazione sul linguaggio, sulla sua natura e sulle sue funzioni.
Un interesse che Novelli condivise sul finire degli anni Cinquanta con gli artisti e gli intellettuali che gravitavano intorno alla rivista romana de “L’esperienza moderna” e negli anni Sessanta con i poeti e gli scrittori dei “novissimi” e del “Gruppo 63”, come Giorgio Manganelli, Elio Pagliarani e Alfredo Giuliani, autore della frase scelta come titolo della mostra.
Le opere su carta in mostra, quasi tutte di grandi dimensioni e concepite da Novelli come vere e proprie opere compiute e mai come studi preparatori per i quadri, sono esemplari di questo suo costante e complesso interesse per il linguaggio. Su uno dei disegni infatti l’artista annota: « Mi si offre così finalmente l’occasione di scrivere più di quanto non mi sia concesso fare nei quadri».
Alla ricerca delle radici del nostro linguaggio, dei miti e delle immagini che hanno dato vita alla nostra cultura, Novelli partì nel 1962 per la Grecia. Segni, figure e simboli raccolti durante questo viaggio si aggiunsero alle lettere e alle parole per costituire il ricco repertorio di immagini che da quel momento comporrà il suo personalissimo racconto sulla realtà. Un racconto in grado di comprendere i miti originari della Grecia così come i nuovi miti della civiltà americana, di cui Novelli affida una intensa cronaca alla serie dei New York Notes, in mostra e realizzata durante il suo viaggio negli Stati Uniti nel 1965. Un racconto che esplora anche linguaggi meno consueti per il mondo dell’arte, come quello dei fumetti, con cui realizzò nel 1967 il libro Viaggio di Brek.
A completare il percorso della mostra sarà esposta una nutrita documentazione costituita da fotografie, lettere, cataloghi e periodici.
Dal 30 maggio al 1° settembre 2013 un disegno di Novelli sarà esposto al British Museum di Londra in una mostra che raccoglie le recenti acquisizioni del museo. Si tratta di una grande opera su carta del 1960 che Novelli regalò allo scrittore Samuel Beckett, in cui segni, parole e frammenti di frasi si rivelano un tributo al loro comune interesse per la scrittura.