Inaugura il 22 gennaio 2010 al MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma il secondo appuntamento del ciclo di mostre roommates / coinquilini, ideato e coordinato da Costanza Paissan e promosso dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali. Dopo il primo appuntamento che ha visto interagire le opere di goldiechiari e Nicola Pecoraro, lo spazio museale si apre al lavoro di altri giovani curatori e artisti che vivono e lavorano a Roma. Il MACRO dialoga con la città, non solo presentando nei suoi spazi le opere degli artisti e dei curatori che operano nel territorio, ma anche stimolandoli a creare un rapporto dinamico, interattivo, capace di favorire nuovi discorsi espositivi. Il risultato sarà così simile a quello di un appartamento in cui convivono identità diverse, un contesto in cui le differenze rimangono visibili e allo stesso tempo si determinano situazioni di incontro e di scambio.
Valentino Diego e Pietro Ruffo, proposti rispettivamente dalle curatrici Sabrina Vedovotto e Ilaria Marotta, trasformeranno nel profondo la spazialità di una delle sale del museo, attraverso la presenza di due installazioni site-specific, prodotte dal MACRO per questo progetto. Secondo il principio di convivenza e condivisione che anima l’intero ciclo espositivo roommates / coinquilini, gli artisti hanno ideato delle opere capaci di occupare fisicamente lo spazio e di condizionarne la fruizione fisica e visiva da parte del pubblico.
Il lavoro di Valentino Diego, DYnamic MAXimum tensION, agirà sulla dimensione orizzontale del pavimento, invitando il pubblico a riconoscere lo spazio e a muoversi con attenzione e concentrazione all’interno della sala. Il suo lavoro altro non è che un elemento riconoscibile, proprio del vivere quotidiano, che assume in questo contesto una forma nuova, reiterata quasi all’infinito, diventando così seriale. Una griglia sempre uguale a se stessa che andrà a disperdersi fin fuori la stanza.
L’opera di Pietro Ruffo, Nuovo Paesaggio Italiano, superata la “barriera” fisica del lavoro di Valentino Diego, occuperà la seconda parte della sala, presentandosi come una grande installazione architettonica, espressione delle innumerevoli stratificazioni di cui sia il museo sia la città di Roma sono testimonianza. L’opera, che si arricchisce ad ogni passaggio di nuovi inserti, rivela agli occhi del pubblico prospettive e dimensioni nuove, reali e illusorie, che indicano le diverse contaminazioni geografiche e culturali di cui è sintetica espressione.
In vista della pubblicazione del catalogo Electa che testimonierà l’intera esperienza di roommates / coinquilini, prevista per l’autunno 2010, il fotografo Davide Franceschini documenterà le fasi di allestimento della mostra e il lavoro comune dei curatori e degli artisti all’interno degli spazi del museo.
Nel contesto della variegata programmazione espositiva di MACRO, il ciclo roommates / coinquilini si presenta come una possibilità di concreto rapporto del museo con la città e il suo tessuto culturale e artistico. Uno spazio di dialogo caratterizzato dalle differenze, la contemporaneità e la molteplicità dei linguaggi.