Roommates/Coinquilini
Valentino Diego / Pietro Ruffo

23.01__05.04.2010
Sala panorama destra, primo piano

A cura di Sabrina Vedovotto e Ilaria Marotta, con il coordinamento di Costanza Paissan

Promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali

Con la collaborazione di ZERO, media partner

Immagine: Valentino Diego, "Studio per DYnamic MAXimum tensION", 2009, Courtesy l’artista - Pietro Ruffo "Nuovo Paesaggio Italiano", 2009, schizzo, Courtesy l'artista
Roommates/Coinquilini Valentino Diego / Pietro Ruffo23 gennaio__5 aprile 2010
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Inaugura il 22 gennaio 2010 al MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma il secondo appuntamento del ciclo di mostre roommates / coinquilini, ideato e coordinato da Costanza Paissan e promosso dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali.  Dopo il primo appuntamento che ha visto interagire le opere di goldiechiari e Nicola Pecoraro, lo spazio museale si apre al lavoro di altri giovani curatori e artisti che vivono e lavorano a Roma. Il MACRO dialoga con la città, non solo presentando nei suoi spazi le opere degli artisti e dei curatori che operano nel territorio, ma anche stimolandoli a creare un rapporto dinamico, interattivo, capace di favorire nuovi discorsi espositivi. Il risultato sarà così simile a quello di un appartamento in cui convivono identità diverse, un contesto in cui le differenze rimangono visibili e allo stesso tempo si determinano situazioni di incontro e di scambio.

Valentino Diego e Pietro Ruffo, proposti rispettivamente dalle curatrici Sabrina Vedovotto e Ilaria Marotta, trasformeranno nel profondo la spazialità di una delle sale del museo, attraverso la presenza di due installazioni site-specific, prodotte dal MACRO per questo progetto. Secondo il principio di convivenza e condivisione che anima l’intero ciclo espositivo roommates / coinquilini, gli artisti hanno ideato delle opere capaci di occupare fisicamente lo spazio e di condizionarne la fruizione fisica e visiva da parte del pubblico.

Il lavoro di Valentino Diego, DYnamic MAXimum tensION, agirà sulla dimensione orizzontale del pavimento, invitando il pubblico a riconoscere lo spazio e a muoversi con attenzione e concentrazione all’interno della sala. Il suo lavoro altro non è che un elemento riconoscibile, proprio del vivere quotidiano, che assume in questo contesto una forma nuova, reiterata quasi all’infinito, diventando così seriale. Una griglia sempre uguale a se stessa che andrà a disperdersi fin fuori la stanza.

L’opera di Pietro Ruffo, Nuovo Paesaggio Italiano, superata la “barriera” fisica del lavoro di Valentino Diego, occuperà la seconda parte della sala, presentandosi come una grande installazione architettonica, espressione delle innumerevoli stratificazioni di cui sia il museo sia la città di Roma sono testimonianza. L’opera, che si arricchisce ad ogni passaggio di nuovi inserti, rivela agli occhi del pubblico prospettive e dimensioni nuove, reali e illusorie, che indicano le diverse contaminazioni geografiche e culturali di cui è sintetica espressione.

In vista della pubblicazione del catalogo Electa che testimonierà l’intera esperienza di roommates / coinquilini, prevista per l’autunno 2010, il fotografo Davide Franceschini documenterà le fasi di allestimento della mostra e il lavoro comune dei curatori e degli artisti all’interno degli spazi del museo.  

Nel contesto della variegata programmazione espositiva di MACRO, il ciclo roommates / coinquilini si presenta come una possibilità di concreto rapporto del museo con la città e il suo tessuto culturale e artistico. Uno spazio di dialogo caratterizzato dalle differenze, la contemporaneità e la molteplicità dei linguaggi.

Valentino Diego è nato a Ciriè (TO) nel 1978. Vive e lavora a Roma.
Numerose le partecipazioni a mostre collettive, tra cui la Biennale Europea di Arti Visive a La Spezia e Spazi Incorretti presso il Pastificio Cerere a Roma nel 2007, Esplorazioni nell'arte contemporanea a Roma alla Temple University e la XV Quadriennale d’Arte di Roma nel 2008. Sempre nel 2008 Dai tempo al tempo presso il Palazzo Re Rebaudengo di Guarene d’Alba e Remembering all’Accademia Americana di Roma. Nello stesso anno partecipa alla residenza Třebešice Castle Artists in Residence, un progetto di Futura centro per l’ arte contemporanea di Praga. Nel 2009 partecipa a Senza rete nell’ambito di The road to contemporary art, presso il Complesso monumentale di S. Spirito in Sassia a Roma ed è tra gli artisti selezionati per il Premio Lum presentato al Teatro Margherita di Bari. Tra le personali romane ricordiamo nel 2009 The Swiss Cube con Domenico Antonio Mancini presso l’Istituto di Cultura Svizzero, nel 2006 Atelier d’artista presso la Biblioteca di Villa Mercede e nel 2004 Domestica. Nuove dinamiche nella dimensione del privato, presso Soligo Art Project. L’artista realizza installazioni site-specific in cui oggetti di uso comune e materiali cosiddetti di risulta come il cartone e il metallo giocano con lo spazio e con le nostre convenzioni di percezione e relazione rispetto a esso. Gli oggetti, tratti dalla nostra quotidianità e decontestualizzati, vengono così modificati nel senso perdendo la propria funzionalità e assumendo nuovi valori e significati.

Pietro Ruffo è nato nel 1978 a Roma, dove vive e lavora. 
Numerose sono le mostre personali, tra cui ricordiamo Nothing New Under the Sand presso la Galleria Testori di Londra nel 2008, Six Nations presso la romana Galleria Lorcan O’Neill nel 2007; sempre a Roma nel 2006 si tengono Beslan doppia mappatura allo Studio d'arte Pino Casagrande e 12 Mani-festi presso la Biblioteca di Villa Mercede.
Tra le principali collettive si citano Residenti alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma e Fragments of time alla Yellow Bird Gallery di New York nel 2005, Apocalittici e Integrati presso il romano MAXXI Museo delle arti del XXI secolo nel 2007. L’anno successivo si tengono 1988, vent’anni prima vent’anni dopo, al Centro d’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Confini, presso il Museo Archeologico Rossi di Ventimiglia, Esplorazioni nell’arte contemporanea a Roma alla Temple University. 
Nel 2009 Ruffo è stato protagonista di tre importanti mostre personali: il recente progetto presso il MAR Museo d’Arte della città di Ravenna, nell’ambito del ciclo Critica in Arte, quindi Grasweg alla Galleria Lorcan O’Neill di Roma e Un istante complesso presso il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro. 
Nelle sue opere, che spaziano dal disegno alla pittura, dal digitale alle installazioni, affronta con grande sensibilità tematiche politiche e sociali, come l’identità e le culture, le guerre, la storia, l’ambiente.