Il ciclo di eventi espositivi, ideato e coordinato da Costanza Paissan e promosso dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali, coinvolgerà nei prossimi mesi e nel corso di diversi appuntamenti alcuni giovani curatori, invitati a presentare l’opera di altrettanto giovani artisti della scena romana. All’interno di una delle sale espositive del primo piano del museo si creerà un dialogo tra le opere diverse e specifiche degli artisti, che dovranno condividere lo spazio secondo un principio di comunità e convivenza.
Il primo appuntamento del ciclo è affidato a Cecilia Canziani e Luca Lo Pinto. I due curatori hanno invitato negli spazi del museo gli artisti goldiechiari e Nicola Pecoraro. Insieme a loro hanno elaborato un inedito display, al fine di mettere in luce le possibili interazioni, contraddizioni e tensioni tra le opere e le poetiche di questi giovani artisti. Natura e artificio, storia e presente, politica e poesia sono i poli magnetici entro cui si sviluppa il “discorso espositivo” degli artisti scelti. Il risultato è così simile a quello di un appartamento in cui convivono identità diverse, un contesto in cui le differenze rimangono visibili e allo stesso tempo si determinano situazioni di incontro e di scambio. Il progetto ha visto la produzione di opere inedite, una foresta della memoria per goldiechiari – Genealogia di Damnatio Memoriae 1965-1981 (2009) – e un grande wallpaper – Flat Happening (2009) – per Nicola Pecoraro. Al termine del ciclo di mostre è prevista la pubblicazione di un catalogo edito da Electa Mondadori, che testimonierà le diverse fasi del progetto, con testi critici dei curatori, immagini delle opere esposte e degli allestimenti creati negli spazi del museo. In ogni appuntamento del ciclo sarà coinvolto anche un giovane fotografo, ulteriore protagonista di questo terreno di convivenza.
All’interno della variegata programmazione espositiva di MACRO, il progetto Roommates / Coinquilini si presenta come una possibilità di concreto rapporto del museo con la città e il suo tessuto culturale e artistico. Uno spazio di dialogo caratterizzato dalle differenze, la contemporaneità e la molteplicità dei linguaggi.