Miltos Manetas
MACROeo(electronicOrphanage)

16.03__06.05.2012

Area (foyer)

Miltos Manetas MACROeo(electronicOrphanage)16 marzo__6 maggio 2012
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Il progetto MACROeo(electronicOrphanage), ideato e coordinato dall’artista Miltos Manetas, si configura come una piattaforma di riflessione sulle nuove tecnologie e le prospettive che i ‘new media’ hanno progressivamente aperto da almeno quindici anni a questa parte. Internet e i videogiochi sono ormai uno strumento capace di unire luoghi diversi e accorciare distanze, anche culturali. Nel mondo sono ormai due miliardi le persone che utilizzano il world wide web, uno spazio accessibile a tutti, domestico e inesplorato al tempo stesso.

Tuttavia la rete, e con essa il suo popolo, costituisce un vero e proprio stato, come lo stesso Manetas ha lasciato intendere con la creazione del Padiglione Internet in occasione della 53ª Biennale di Venezia (2009). Proprio da tali istanze nasce la necessità di trovare un momento di sintesi utile a comprendere le molteplici dinamiche che orientano internet e i frequentatori delle piazze digitali.

MACROeo(electronicOrphanage) si configura come un osservatorio critico: il tetto dell’Auditorium del Macro – denominato Area e dotato di connessione wi-fi – ospiterà un progetto gestito e curato dall’artista Miltos Manetas, per un programma laboratoriale, artistico, curatoriale, relazionale. L’idea è quella di costituire un gruppo di lavoro che scandagli in lungo e in largo il web, intercettandone le pratiche, gli usi, le potenzialità, le anomalie: il tutto, attraverso la creazione di una comunità ‘concreta’ che possa riflettere in modo trasversale su tale strumento con un approccio teorico e pratico, virtuale e tangibile.

MACROeo(electronicOrphanage) punta a costituire un gruppo di lavoro composito e fondato su competenze diverse: il progetto si rivolge dunque alle nuove generazioni – i ‘nativi digitali’ – ma anche a quanti si sentono attratti dalle questioni estetico-metodologiche che il confronto con la rete e i videogiochi impone, a prescindere dall’età.  Il progetto prevede inoltre il coinvolgimento di centri di ricerca/studio su internet e i nuovi media, nonché la collaborazione di altre istituzioni e soggetti (musei, università, magazine) che saranno partner dell’iniziativa; di volta in volta alcuni ‘ospiti’ (web designer, creativi, teorici ed esperti della materia, ma anche hacker e “Pirati del web”) prendono parte agli incontri, offrendo un punto di vista trasversale sul tema.

Il coordinamento di Manetas si basa su un utilizzo non convenzionale del tetto dell’Auditorium del museo: lo spazio ospiterà almeno un incontro settimanale e le sue superfici – elementi strutturali, vetrate, pavimentazione – verranno sfruttate come supporto per proiettare, rappresentare e fissare in maniera fluida e multimediale gli esiti del lavoro: l’impostazione creativa permetterà di ri-pensare la rete e farne esperienza diretta. Il progetto MACROeo(electronicOrphanage) rientra pienamente nella nuova gestione del MACRO, fondata sulla componente interattiva e laboratoriale, aperta alle sperimentazioni, per una visione consapevole che colloca la partecipazione al centro della discussione e delle azioni del museo.

PROGRAMMA ATTIVITÀ:

INCONTRI
Si tratta di appuntamenti con esperti di internet, ma anche artisti, filosofi, poeti e personalità indirettamente collegate al mondo del web, capaci di dare una visione inedita dei nuovi media, nonché delle potenzialità – e dei problemi – legate al loro utilizzo.

ATTIVITÀ LABORATORIALI
La presenza di Miltos Manetas, artista di fama internazionale, garantisce a MACROeo(electronicOrphanage) una forte connotazione artistica. I partecipanti al progetto saranno chiamati a misurarsi di volta in volta con temi e ospiti diversi, con l’opportunità di uno scambio attivo con l’artista: lo spazio Area sarà così un laboratorio in divenire, dove pratica e teoria troveranno spazio all’insegna dell’interattività. Il laboratorio prevede la creazione di installazioni, proiezioni, performance, produzione di sticker e poster: tutte le attività verranno documentate e troveranno spazio nel sito del museo.

Miltos Manetas (www.manetas.com) nato ad Atene nel 1964, vive e lavora a Roma. 
Dopo essersi formato all’Accademia di Brera, a Milano, e aver vissuto tra New York, Los Angeles e Londra, l’artista si è fatto conoscere a livello internazionale per la sua poetica, che riflette sull’utilizzo delle nuove tecnologie, analizzandone criticamente l’influenza nei rapporti sociali e nelle pratiche artistiche.
Ha esposto in numerose mostre in tutto il mondo, sia personali che collettive: al Museo MAXXI di Roma (2010), alla galleria Yvon Lambert di New York (2006), alla Biennale di Valencia (2005), al MOCA di Tucson (2002), alla galleria Gagosian di New York (2000), al Museo d’Arte Contemporanea di Bordeaux (1996). Nel 2009 ha ideato il primo Padiglione Internet, ospitato all’interno della 53ª edizione della Biennale di Venezia. 
È inoltre fondatore di «Neen», movimento di artisti, designer, architetti, musicisti che indaga le forme espressive dell’età dell’informazione, con particolare attenzione alla rete e al mondo dei videogiochi.