Per la sua prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana l’artista presenta un’installazione composta da una serie inedita di lavori su carta di grandi dimensioni.
Ogni disegno si riferisce a un capitolo o a un estratto del libro di Niklas Luhmann Amore come passione, 1985, Laterza (titolo dell’edizione originale: Liebe als Passion. Zur Codierung von Intimität, 1982, Suhrkamp Verlag). Fedele alla teoria sistemica, l’autore traccia un quadro generale dell'evoluzione della semantica dell'amore che è innanzitutto un codice, un mezzo di comunicazione della sfera più intima e profonda della persona.
Partendo dall’analisi del testo, Jorinde Voigt indaga a sua volta il processo di cognizione e comunicazione delle immagini interiori, individuali e collettive che risultano dal sentimento. L’artista disegna dei modelli di pensiero, delle mappe concettuali, tramite una struttura di coordinate spazio-temporali e categorie, come la posizione e il movimento del soggetto, i punti cardinali, la velocità del vento e molte altre.
Sui grandi fogli di carta si intersecano linee a matita e tratti d’inchiostro, zone marcate da pastelli colorati, collage di carta e foglia d’oro; intervalli di spazi vuoti si uniscono a segni derivanti dal linguaggio musicale, numerico e cartografico, fino a formare complesse costruzioni diagrammatiche, eterogenee, in continua mutazione, strutturate con un ritmo quasi musicale.
Jorinde Voigt si distingue come un’eccezione tra gli artisti della sua generazione: fin dagli esordi ha operato infatti quasi esclusivamente con il disegno, divenuto per lei strumento immediato per misurare la realtà, sviluppando sulla carta un proprio linguaggio visuale, una sorta di codice astratto, profondamente soggettivo, anche se sottomesso a rigide regole. Oltrepassando il confine tra scienza e arte, Jorinde Voigt analizza – attraverso notazioni e partiture – strutture sociali, trasformazioni politiche, eventi culturali, molteplici fenomeni naturali e anche sistemi di comunicazione, come quello dell’amore.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo in doppia lingua, italiano – inglese, edito da MACRO-Quodlibet che conterrà una conversazione di Maria Alicata con l'artista, altri contributi critici e un ricco apparato iconografico.
Si ringrazia la Galleria Marie-Laure Fleisch per la collaborazione.