Giuseppe Stampone presenta al MACRO la nuova fase del progetto speciale Saluti da L'Aquila. Attraverso un’installazione inedita, Stampone propone per il pubblico del Museo d’Arte Contemporanea Roma un’occasione di partecipazione attiva al proprio lavoro di testimonianza e racconto.
Le immagini del nuovo volto architettonico de L’Aquila e dei paesi circostanti devastati dal terremoto il 6 aprile 2009, sono il soggetto delle migliaia di cartoline che Giuseppe Stampone (Cluses, Francia, 1974) ha realizzato e spedito da gennaio a oggi in tutto il mondo. Dopo aver sviluppato il progetto in diversi luoghi e attraverso più tappe, l’artista organizza oggi un nuovo e massiccio invio dal MACRO. Le cartoline, create appositamente per questa nuova fase del progetto, saranno inviate da Roma ai vari responsabili delle istituzioni politiche e ai più importanti uomini di cultura, spettacolo e media in tutto il mondo. Le fotografie rappresentate nelle cartoline racconteranno ai destinatari la storia di uno sviluppo estetico bloccato e rinchiuso tra le impalcature che da più di due anni cingono gli edifici de L’Aquila senza che vi siano lavori di ripristino.
Per il MACRO Giuseppe Stampone realizza un’installazione inedita, articolata in tre momenti e pensata per la partecipazione attiva dei visitatori. Nella galleria bianca del Museo, l’artista presenta tre teche in cui saranno affisse centinaia di cartoline prodotte nelle diverse fasi del progetto. Su di un tavolo adiacente saranno poi messe a disposizione del pubblico migliaia di nuove cartoline firmate dall’artista stesso: i visitatori che decideranno di partecipare direttamente, potranno compilarle con l’indirizzo di un proprio destinatario e lasciarle in sala. Una volta raccolte, Stampone le spedirà, facendo sì che i Saluti da L'Aquila si diffondano in maniera sempre più ampia e capillare anche grazie al pubblico del Museo.
Sul tavolo vi sarà inoltre un computer collegato al sito del progetto (www.salutidalaquila.it) dove il visitatore potrà vedere la mappa, costantemente aggiornata, con tutti i luoghi e tutte le persone raggiunte dai Saluti e interagire ulteriormente, inviando una cartolina elettronica.
Con questa installazione e con questo contributo, MACRO conferma la propria apertura a tutti i linguaggi della contemporaneità, e la propria volontà di costituirsi come vero e proprio sistema relazionale che unisce luoghi, persone, identità e immagini in un inedito momento d’esperienza.