Gino Marotta

13.10.2009__10.01.2010
Sale MACRO, secondo piano

Promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali
Gino Marotta 13 ottobre 2009__10 gennaio 2010
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MACRO presenta al pubblico una grande retrospettiva del maestro Gino Marotta. Un viaggio nel mondo fantastico delle sue opere, sospese tra natura e artificio. Oasi di luce e colore in cui si sviluppa un racconto denso di rimandi e sogni, colti nelle trasparenze delicate e policrome delle sculture in mostra.

Dal 12 Ottobre il MACRO darà il proprio tributo alla figura dell’artista Gino Marotta, da decenni protagonista della scena romana. La mostra, promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali, vedrà due sale del secondo piano occupate dall’universo espressivo dell’artista, che attraverso l’uso di materiali trasparenti e colorati è capace di dar vita a un inedito mondo animale e vegetale. Natura e artificio, mimesi e fantasia concorrono alla definizione di un racconto ironico e serio allo stesso tempo. Uno spazio e un tempo in cui lo spettatore è invitato a perdersi e sorprendersi, come fosse il personaggio di una favola ambientata in un bosco incantato. 

L’opera inedita Ricognizione virtuale della savana (2009), pensata appositamente per gli spazi del Museo, occuperà l’intera lunghezza di una delle sale espositive, facendo scorrere il filo di una storia che si rivela nella luce policroma che filtra dai pannelli di metacrilato. Di impianto decisamente teatrale la sala in cui sono riunite le altre sculture. Elementi “naturali” come fenicotteri, rinoceronti, palme e siepi diventano, nel vocabolario scultoreo dell’artista e negli stessi titoli scelti per le opere, “artificiali”. Tridimensionali ma solo in apparenza, le figure sono composte di piatte lastre trasparenti incastrate tra loro. Colorate ma con tinte fluorescenti e fantasiose, si allontanano dalla realtà. Il materiale plastico di cui sono composte le rende simili ad apparizioni più che a oggetti, leggere e delicate reagiscono alla luce rifrangendola nello spazio espositivo. 

Gino Marotta nasce a Campobasso nel 1935. Vive e lavora a Roma.
La sua prima mostra personale è del 1957, alla Galleria Montenapoleone di Milano, in seguito alla partecipazione a "Pittori d'oggi Francia-Italia” a Torino avvenuta lo stesso anno. Da ricordare le mostre "Lo Spazio dell'Immagine” tenutasi a Foligno nel 1967 e "Amore Mio" organizzata a Montepulciano nel 1970.
Ha partecipato più volte alla Quadriennale d'Arte di Roma, con una sala interamente dedicata alla sua opera nel 1972 e nel 1986. Nel 1984 è presente con una sala personale alla Biennale Internazionale d'arte di Venezia.
Tra le numerose mostre personali, si segnalano ”Eden Artificiale" svoltasi nei Giardini della XV Triennale di Milano nel 1973, l’esposizione antologica “Metacrilati” al Complesso del Vittoriano di Roma del 2001, il “Grande Alone” presentato per la XVI Edizione Scultori a Torgiano nel 2002.
Molte anche le sue apparizioni all’estero, tra cui le mostre al J.F. Kennedy Airport di New York (2003), alla Galleria PICI di Seoul, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura in Corea del Sud (2004), all’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi (2004), al museo Gulgee di Karachi in Pakistan (2004). 
Ha partecipato inoltre a esposizioni collettive di rilevanza internazionale, quali la IX Biennale di Sao Paulo del Brasile del 1967, dove era presente con una sala personale, "4 Artistes Italiens plus que Nature" al Louvre di Parigi nel 1969, la XII Biennale Middelheim di Anversa nel 1973. Si ricordano inoltre le partecipazioni alla mostra “Grande Sinopia Italiana” all’Expo Universale di Siviglia 1992, all’Expo Universale di Hannover 2000, la presenza nelle mostre “Artisti italiani del XX secolo alla Farnesina” del 2001 dove presenta il grande “Albero della vita” e “Da Balla alla Transavanguardia. Cento anni di arte italiana alla Farnesina” al MiArt del 2004 a Milano.