“Ci sono otto milioni di storie nella città nuda” dice il narratore all’attacco di The Naked City, il capolavoro di Jules Dassin, film che più d’ogni altro coglie l’intima essenza dell’esperienza metropolitana. Sublimata non dalla preconfezionata New York “parco a tema”, quella di Midtown, dei turisti e dello shopping, bensì dalla città vera, appartata, severa, pericolosa, intensa. È la stessa fascinazione che mezzo secolo più tardi coglie un giovane pittore italiano, che da Roma decide di vivere nel cuore dell’esperienza americana, per scoprire la città vera, le sue luci, le forme e i suoi spazi. È così che dal 1996 Bernardo Siciliano dipinge New York, i volumi severi delle sue periferie, il tempo scandito delle strade vuote, i parcheggi immobili, i chiaroscuri disegnati da raggi radenti. Una pittura della realtà, scandita dalla passione per l’osservazione e la contemplazione del grande spettacolo americano, che con la sua naturalezza e spontaneità costruisce e modella lo spazio a specchio dell’anima. Quindi i corpi. Uomini e donne che posano nudi. Un’altra naturalezza, un’altra bellezza, un’altra contemplazione. Ancora l’importanza dello spazio e quella del tempo necessario. Necessario a capire, a scavare senza paura nelle forme e nell’evoluzione di un’anatomia, del suo mostrarsi ma non del suo esporsi, per tutto ciò che l’occhio dell’artista sa cercare, registrare e poi raccontare, trasformando quella eccitazione, l’attesa e la relazione, in una storia, in un romanzo. I nudi e la città. Il dentro e fuori, gli interni e gli esterni, soprattutto lo sguardo dell’artista alla prova, al cospetto di New York, con la sua narratività, col suo patrimonio di icone, segni, prototipi. Bernardo Siciliano affronta la sfida con la concentrazione, la dedizione, la febbrile eccitazione, la riflessione e l’abbandono indispensabili. I quadri di questa mostra sono il prodotto e l’effetto di questa tensione, di questa prova e di questa sfida. Ancora una volta giocate dentro e fuori, dentro e fuori il sé dell’artista.
Bernardo Siciliano ha esposto più volte in Italia. Con NUDE CITY racconta quello che è sempre stato il filo conduttore della sua opera: “…dipingo da molto tempo vedute urbane. Fin da quando ho vissuto a Roma ho dipinto la mia città – dice Siciliano – da più di dieci anni vivo a New York, che è diventata il tema dei miei quadri. Amo però rappresentare una New York più nascosta. Una città diversa da quella turistica e famosa, ma che è il vero specchio degli Stati Uniti… In NUDE CITY ho voluto anche dipingere, oltre la “città nuda”, alcune figure femminili raccontandole attraverso il loro “corpo”, quasi desiderando che questi soggetti e questi nudi potessero “respirare”, grazie a una narrazione niente affatto naturalistica, legata invece a una ispirazione e a un vero e proprio sentimento di classicità”.