IL PIANETA XL – VOL. 3
Un progetto di MACRO e Terraforma
Con Bill Kouligas, Crystallmess, Heith, Honour, Katja Novitskova, Low Jack x Le Diouck
#Supplemento
Torna IL PIANETA XL, l’evento realizzato dal MACRO in collaborazione con Terraforma per sperimentare l’incontro tra i linguaggi artistici e quelli sonori all’interno dell’architettura museale. Giunto alla sua terza edizione, il progetto svilupperà, nell’arco di una notte, un nuovo percorso che farà entrare la cultura del club negli spazi del museo, partendo dalla terrazza per poi raccogliersi attorno allo stage allestito nel foyer. Questa fusione di mondi e immaginari in trasformazione, e reciproca contaminazione, prende vita celebrando i 15 anni di una delle realtà più emblematiche dell’evoluzione della produzione sonora e delle pratiche artistiche basate sul suono: l’etichetta discografica multidisciplinare e piattaforma per artisti PAN, fondata a Berlino da Bill Kouligas.
Nel titolo l’evento rende omaggio al visionario progetto Il Pianeta come Festival che Ettore Sottsass pubblicò su Casabella nel 1972, per declinarsi secondo i campi di ricerca che contraddistinguono Terraforma, ovvero il linguaggio sonoro, l’architettura e la sostenibilità ambientale, espandendosi all’interno degli spazi e delle direzioni sperimentali di Museo per l’Immaginazione Preventiva.
Ore 19.00, terrazza
Katja Novitskova, Pattern of Activation (VIBE SHIFT), installazione
Ore 20.00, tetto dell’auditorium
Bill Kouligas in conversazione con Federico Sargentone, Avantgarde Empathy: 15 Years of PAN
Ore 21.00, foyer
Heith (alias Daniele Guerrini) con il batterista Jacopo Battaglia e il chitarrista Leonardo Rubboli, X, wheel, live show
Ore 22.00, auditorium
Honour, Beg 4 Mercy, live A/V e installazione performativa
Ore 22.00, foyer
Bill Kouligas, dj set
Ore 00.00, foyer
Low Jack x Le Diouck, live set
Ore 2.00, foyer
Crystallmess, dj set
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Dalle ore 21 sarà aperto solo l’ingresso da Via Nizza 138.
In collaborazione con PAN.
Con il supporto di Carhartt.
Media partners: CURA., Nero Editions, Zero.
BILL KOULIGAS è un artista, designer e musicista di base a Berlino. È il fondatore e direttore artistico della piattaforma multidisciplinare ed etichetta discografica PAN, che ha ospitato artisti come Pan Daijing, Pelada, Anne Imhof, Puce Mary, Amnesia Scanner, Lucy Railton e Yves Tumor. Nella sua pratica artistica Kouligas trae ispirazione da diverse fonti, tradizioni e sottoculture. Interpretandole in relazione con la vita contemporanea e in una sperimentazione in continua evoluzionecrea opere multidimensionali attraverso il suono, le immagini e la performance. Sotto diversi pseudonimi, Kouligas ha prodotto, composto e pubblicato musica elettronica per quasi 15 anni e si è esibito in sedi come l’ICA di Londra, il MoMA PS1, la Volksbühne di Berlino, il Kammerspiele di Monaco di Baviera, il V&A Museum di Londra, oltre che in festival e club di livello mondiale (Berghain, Mutek, Unsound, Transmediale, CTM per citarne solo alcuni). Nel corso del suo lavoro ha collaborato con artisti come Harm van den Dorpel, Seth Price, Paweł Althamer, Spiros Hadjidjanos, Amnesia Scanner, Mat Dryhurst e Nora Khan, tra gli altri. Sia il suo lavoro da solista che il suo percorso con l’etichetta discografica PAN mostrano la sua notevole capacità di spingere i confini dei generi musicali verso territori inesplorati.
CRYSTALLMESS è Christelle Oyiri, una produttrice, DJ, scrittrice e artista ivoriana/guadalese di origine francese di base a Parigi. Il suo stile di produzione unico combina techno melodica, afro-trance e dancehall abrasiva. Resident al NTS e parte della piattaforma SHAPE, ha pubblicato il suo EP di debutto Mere Noises nel 2018, seguito da uno split EP su PAN Records nel 2019.
L’approccio di Crystallmess alla produzione, al DJing e alla performance combina una energia radicale e fantasmatico afrofuturismo. Il suo stile poliritmico ed eclettico la porta verso un approccio senza compromessi, globalizzato e diasporico alla techno e alla musica da club in generale. Oltre a essersi esibita in alcuni dei principali club e festival europei, ha creato progetti sonori per case di moda come Kenzo o Paco Rabanne.
HEITH è lo pseudonimo di Daniele Guerrini, artista e musicista di base a Milano. Negli ultimi anni ha indagato il suono seguendo diverse direzioni, dalla rave music, all’ambient e all’elettroacustica, incorporando anche l’influenza di varie istanze della musica popolare tradizionale e della musica rituale, con particolare attenzione ai linguaggi più ineffabili, al misticismo e alle speculazioni fantascientifiche. Un ampio uso del sound design combinato con diversi strumenti acustici e ritmi disorientanti rende la sua musica una combinazione unica di generi e stili in una forma ritualistica contemporanea. È il fondatore dell’etichetta di musica sperimentale Haunter Records, dal 2013 uno dei principali punti di riferimento per la musica elettronica underground in Italia, e in passato è stato curatore dello spazio milanese Macao. Nell’ottobre del 2022 è stato pubblicato da PAN l’LP X, Wheel, la sua più completa dichiarazione artistica fino ad oggi, con il live show di AV con il batterista Jacopo Battaglia (della band ZU), il chitarrista Leonardo Rubboli e lo studio visivo DECLINO, presentato in anteprima all’Unsound con grande successo.
«Non c’è molto da dire su HONOUR che abbia completamente senso. Potrebbero essere cresciuti o meno negli Stati Uniti, facendo beat con un cugino che cantava in una band parrocchiale; potrebbero essere andati in tour come accompagnatori del gruppo R&B Pretty Ricky, vincitore di un disco di platino, prima di superare i tornei regionali di videogiochi e trasferirsi a New York; potrebbero aver venduto la storia della loro vita all’autore di libri per bambini C.S. Adler e aver firmato con il manager di Violator; forse sono finiti a Londra, lavorando come runner per i video promo musicali. Ma per quanto plausibile sia, il percorso delle tracce ci fornisce un quadro culturale dettagliato per Beg 4 Mercy, una fitta nebbia di riferimenti pop e underground tanto ineludibile quanto allettante. È un debutto raro che inghiotte anche l’ascoltatore più cauto, passando attraverso la spavalderia del selvaggio West e il rap da club psichedelico e sovraccarico, biforcandosi in un rumore artigianale e fai-da-te e in un vibrante soul euforico. A volte tagliente e cinico, ma altrettanto spesso delirante e caloroso, è un disco fatto di contraddizioni che è difficile da decifrare come la sconcertante storia dell’artista, con più messaggi nascosti di un dipinto rinascimentale. Chi ha bisogno di giocare a bingo con l’identità quando l’arte urla così forte?»
KATJA NOVITSKOVA (1984, Tallinn) è un’artista contemporanea che vive e lavora tra Amsterdam e Berlino. Novitskova interroga le situazioni e i punti di contatto in cui la tecnologia e il corpo coincidono, intendendoli come due sfaccettature dello stesso continuum ideologico. Sfumando le distinzioni tra i media, è interessata all’interpretazione e alla percezione del materiale visivo e lavora con collage digitali, sculture e installazioni. Nel 2010 Katja Novitskova ha pubblicato Post Internet Survival Guide, un’esplorazione della creazione e della distribuzione dell’arte online in quell’anno, sotto forma sia di una pubblicazione d’artista che di un’installazione. Nella prefazione del libro, afferma che «l’idea di un manuale di sopravvivenza nasce come risposta a un bisogno umano fondamentale di far fronte alla crescente complessità» descrivendolo come uno strumento essenziale che affronta lo spazio «in cui ci chiediamo cosa significhi essere un essere umano oggi». Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo in varie istituzioni come il padiglione estone alla Biennale di Venezia, il Museum of Modern Art di New York, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Guarene, l’Hamburger Bahnhof di Berlino, la CC Foundation di Shanghai e molte altre.
LOW JACK (1985, Tegucigalpa) è Philippe Hallais, un artista francese di musica elettronica attualmente residente a Parigi, dove gestisce le Editions Gravats / Les Disques De La Bretagne insieme a Jean Carval. È noto per le sue peculiari creazioni da club, che si muovono fluidamente tra i confini della dancehall, della sound art e della techno. Ha pubblicato tre album con lo pseudonimo di Low Jack (Garifuna Variations, L.I.E.S, 2014; Sewing Machine, In Paradisum, 2015; Lighthouse Stories, Modern Love, 2016) e uno a proprio nome, intitolato An American Hero (Modern Love, 2017). Dal 2017, Hallais è membro e collaboratore attivo di Rainforest Spiritual Enslavement con Dominick Fernow (Hospital Productions). Nel marzo 2018 ha pubblicato il mini-LP acclamato dal pubblico Riddims du Lieu – dit con la sua etichetta Editions Gravats, descritto come un «set assolutamente mortale di futurismo dancehall mutevole dai bassifondi della Bretagna».
LE DIOUCK, nome d’arte di Magueye Diouck, è un giovane artista francese. Il suo stile unico e la sua musica ibrida sono ormai il suo marchio di fabbrica che trae ispirazione dalle radici senegalesi e dallo stile di vita parigino. Ha iniziato a fare musica nel 2019 con il DJ Bamaoyende, e hanno pubblicato il loro primo progetto chiamato 55 degrees nel marzo 2020.
Lo stesso anno Lediouck e Bamaoyende hanno deciso di creare un nuovo gruppo con Dourane Fall chiamato Nyokô Bokbaê. Sostenuto da Lala&ce, si concentra sulla sua musica e cerca di raggiungere nuovi standard collaborando con artisti come Crystal Murray o Low Jack.
La sua musica è intensa, piena di ritmo e si spinge sempre oltre i limiti: non ha genere, può essere rock e poi passare all’afro o a qualcosa di più rap. Marchi come Gucci, Off White, Kenzo o Casablanca hanno voluto lavorare con lui.
Attualmente ha firmato per la Label&ce Recless fondata da Lala&ce e pubblicherà il suo primo progetto intitolato Gr&ce Joke prima dell’estate 2023.