HYPERLOCAL: Quartiere MACRO

Opening 23 giugno 2023, dalle ore 19 alle ore 22
#Supplemento

Zero, in collaborazione con MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma , presenta HYPERLOCAL, il primo giornale in formato affissione per e sui quartieri della città. La mostra a cielo aperto degli attori creativi locali del sottocasa, dopo aver attraversato Milano e quartieri come NoLo, Navigli, Porta Venezia, Chinatown, Calvairate, Centrale e Bovisa, arriva anche a Roma, aprendo la terrazza del museo al racconto del quartiere che lo circonda.

 

Dal 2020, da quando la città in lockdown ha sentito l’esigenza di farsi local, Zero racconta l’hyperlocal dei quartieri, la forma più elementare delle nostre città, in cui nascono i tessuti culturali ed economici e da cui ricominciare a esplorare. Tra Milano, Roma, Bologna e Venezia, ZERO nel 2021 è una piattaforma di diversi media che racconta i quartieri offline e online, tra affissioni, magazine cartaceo, sito e social, nonché con Club Zero, il primo club dei quartieri dove i creativi incontrati vanno live, coinvolgendo talenti artistici, musicali e culturali in un palinsesto di intrattenimento votato alla valorizzazione delle realtà locali e delle sue comunità. HYPERLOCAL è un modo di avvicinarsi e raccontare la città dell’oggi e del domani con cui ZERO contribuisce a riattivare e sollecitare le filiere creative e culturali supportando e dando visibilità agli attori delle reti locali, coinvolgendo realtà musicali, artistiche e associazionistiche di quartiere, lavorando assieme alle comunità che li vivono e li fanno, portandoci a guardare la città con nuove prospettive, trovando modi diversi di stare insieme e di comunicare.

 

Punto di partenza per la città di Roma sarà il Quartiere MACRO, un brano di città che ha al suo centro il Museo d’Arte Contemporanea di Roma e si innesta tra Salario, Nomentano e Trieste. Una sorta di quadrante immaginario, da pensare come una carta velina su cui è disegnata una mappa che copre un’area che va da piazza Fiume sino al Coppedè, vede gli alberi di Villa Torlonia e viene sigillata da via Nomentana. Un quartiere storicamente austero, residenziale e ministeriale, dove però si stanno muovendo diverse realtà che ne stanno determinando una nuova vitalità, sebbene ancora tutta sottotraccia, a partire dal Museo stesso. Un esempio emblematico della dialettica tra istituzione e underground che da sempre caratterizza la città di Roma e che vede questi due livelli muoversi uno sopra l’altro senza mai incontrarsi, come fossero delle correnti oceaniche che scorrono ognuna alla sua profondità prestabilita. Basti pensare a realtà nate qui come Hellnation, storico negozio di dischi e altre amenità rigorosamente hardcore e punk, e a Inferno, prosecuzione ideale dell’esperimento Hellnation, guidato dalla compianta Claudia Acciarino e da Martini Enfer. Cherry, studio tra i più rispettati per quel che riguarda tattoo e piercing; Er Box, un ex garage convertito in club da strada, con due piatti su cui girano dischi di musica elettronica affiancati da birrette e vino; JiaMo Lab, che da nulla ha lanciato una nuova idea di ristorazione cinese, così come un pioniere è stato Kebab in via Valenziani; il training center Volt di Simone Raspagni, unico in città per struttura e filosofia; lo studio di grafica Mistaker; il team di architetti di WAR. O ancora, andando più indietro nel tempo, la galleria Mondo Bizzarro, il Piper degli Esordi e il cinema horror di Dario Argento che da queste parti ha trovato più volte casa.

 


 

Dal 1996 ZERO è la bibbia della città, e la racconta attraverso persone, eventi e luoghi. ZERO è anche la piattaforma digitale di riferimento per sapere dove andare a fare cosa e con chi. Dal 2007 si è arricchito di una gamma di prodotti multipiattaforma: una collana di guide urbane illustrate dai migliori disegnatori (ZeroGuide), una rivista aperiodica di “progetti d’artista” (Cujo), un portale di segnalazioni di eventi e delle edizioni speciali in occasione di appuntamenti come Zero FuoriSalone, Zero Design Festival o Zero Sagre. Da giugno 2020, Zero lavora online e offline sui quartieri delle città coerentemente con il suo spirito nomade, producendo interviste, guide, mappe, takeover, news e approfondimenti, entrando con sempre maggiore profondità nel tessuto sociale delle strade, cercando di ricostruire un’identità collettiva dei luoghi a partire dallo sguardo di chi li abita. Nel 2021, grazie alla collaborazione con IdLab nasce Zero+ un nuovo modo di condividere le proprie conoscenze, una proposta didattica contemporanea e fuori dal comune. Grazie a una rete di 2000 creators e una community di più di mezzo milione di utenti nelle principali città Italiane, ZERO sviluppa progetti legati al territorio in cui si inseriscono, dai quartieri alle città, dalle persone alle comunità che le abitano.

 


 

Si ringrazia Teva Italia