LUIGI SERAFINI
Una casa ontologica
#Studio Bibliografico
Luigi Serafini (Roma, 1949) è un artista, architetto, autore e designer, la cui ricerca si è sempre sviluppata al di fuori dei contesti più convenzionali dell’arte.
Una casa ontologica è concepita come un’opera espansa, un ambiente in cui Serafini ha creato un meta-ritratto che trasporta all’interno del museo la sua attitudine immaginifica attraverso la rielaborazione degli interni della sua casa romana. Realizzata come un enorme Codex Seraphinianus tridimensionale, e sospesa tra una scenografia onirica dal linguaggio indecifrabile e un’opera di architettura geometrica e catalogatrice, la casa dell’artista è una testimonianza di quasi 40 anni di vita e di lavoro che oggi rischia di scomparire a causa di una condizione di sfratto che sta sensibilizzando l’opinione pubblica.
Il Codex è la più nota opera editoriale di Serafini, contenente oltre mille disegni realizzati tra il 1976 e il 1978 e pubblicata nel 1981 da Franco Maria Ricci Editore: un’enciclopedia visiva dove ogni oggetto o immagine riproduce o fantastica un sapere zoologico, meccanico, botanico, mineralogico, tecnologico e alieno in metamorfosi costante.
La mostra accoglie una selezione dell’eclettica produzione di Serafini che spazia dalla scultura al design di oggetti quotidiani, dal disegno a mano alla fotografia, dalle pubblicazioni all’invenzione di lingue.
LUIGI SERAFINI (Roma, 4 agosto 1949) è un artista, architetto, autore e designer italiano. Frequenta la facoltà di architettura dove lavora con Maurizio Sacripanti e Luigi Pellegrin. Dal 1971 al 1973 viaggia tra l’Iraq, l’Africa equatoriale, il Congo e gli Stati Uniti dove lavora con l’architetto Paolo Soleri alla nascente città sperimentale di Arcosanti in Arizona. Nel 1981 pubblica la prima edizione del Codex Seraphinianus con Franco Maria Ricci Editore. Nel 1984 pubblica Pulcinellopedia (piccola) per la casa editrice Longanesi. Nel campo del design, collabora nel 1981 con il collettivo Memphis di Ettore Sottsass e poi realizza progetti come le sedie Suspiral e Santa per Sawaya & Moroni o i vetri e le lampade per Artemide. Nel 1990 crea la prima locandina per il film La voce della Luna di Federico Fellini.Le sue opere sono state esposte alla Fondazione Mudima di Milano, alla XIII Quadriennale, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e al Futurarium di Chicago. Ha pubblicato racconti con Fandango, Bompiani, Archinto, nonché articoli su numerosi quotidiani italiani e collaborato con programmi di Rai Radio 3. Del suo lavoro hanno scritto tra gli altri Italo Calvino, Giorgio Manganelli, Federico Zeri, Achille Bonito Olvia, Douglas Hofstadter, Umberto Eco e Tim Burton.
Curatore: Luca Lo Pinto
Coordinamento curatoriale: Matteo Binci
Coordinamento produzione: Marco Lo Giudice
Assistente di produzione: Giulia Corti
Allestitori: Fabio Pennacchia, Matteo Pompili
Un sentito ringraziamento a Fabio Cherstich.
La mostra è promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo.
Nello stesso giorno dell’opening, l’Istituto Svizzero presenta tra le 18:00 e le 20:00 la mostra On Love. Situato in via Ludovisi 48, l’Istituto Svizzero dista 15 minuti a piedi dal MACRO. Un’ottima occasione per visitare le due sedi nella stessa serata.
Il 2024 vedrà il susseguirsi di una serie di iniziative che mettono al centro l’opera di Luigi Serafini, tra cui una grande antologica ospitata dal Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.