Barrikadenwetter
Atti visivi dell’insurrezione
A cura di Arsenale Institute, Venezia
Barrikadenwetter (tempo di barricate) è un termine coniato dall’anarchico Michail Bakunin nel giornale Dresdner Zeitung del 3 maggio 1849: denota il momento di transizione nel quale un soggetto rivoluzionario emerge nell’azione collettiva e si reifica come un ostacolo in opposizione all’ordine costituito. Partendo da un’indagine storica condotta dall’Arsenale Institute – gruppo di ricerca da anni impegnato in progetti legati alle arti visive e all’analisi critica delle politiche della rappresentazione – la mostra esplora la costruzione, il concetto e l’iconografia della barricata dai suoi inizi nel tardo Rinascimento fino ai giorni nostri, attraversandone le connessioni storiche con le radici dell’avanguardia del XX secolo.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Exhibition view. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Exhibition view. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Exhibition view. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Exhibition view. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Dettaglio. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Exhibition view. Sulla parete di sinistra:Hannah Höch, Phantasie in Kattun, Berlin, 1955. Collage su carta. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Le origini della barricata. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Le origini della barricata. Dettaglio. «Scène de la Fronde, le peuple demandant la liberté de Broussel, 1648», in H. Gourdon de Genouillac, Paris à travers les siècles, F. Roy, Parigi 1879. Pagina di Libro
Cardinal de Retz, Mémoires du cardinal De Retz, J. F. Bernard, Amsterdam 1731. Libro. [barr: Parigi 1648–1652]; D. Auber, Fantaisie sur la muette de Portici, Margueritat, Parigi 1828. Libretto. [barr: Napoli 1648]; F. Bonneville, Masaniello (1620–1647), Parigi ca. 1800. Incisione. [barr: Napoli 1648]; La représentation de la Muette de Portici, Chocolat Antoine, Bruxelles ca. 1900; Cartolina pubblicitaria. [barr: Napoli 1648 – Bruxelles 1830]; La Muette de Portici, Extrait de viande Liebig, Parigi ca. 1900. Cartolina pubblicitaria; Bruxelles – Place des Barricades. Cartolina . [barr: Bruxelles 1830]; Rue de Flandre a Bruxelles, Jeudi 23 Septembre 1830. Cartolina. [barr: Bruxelles 1830]; Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Metafora della barricata. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Metaphore of the barricade. Detail. Leboeuf Milliet, Révolutions de 1848: Une barricade, Assiette Creil et Montereau, ca. 1861–1867. Piatto in porcellana opaca Leboeuf Milliet, Prise de la barricade de la Porte St. Denis, Assiette Creil et Montereau, ca. 1861–1867. Piatto in porcellana opaca; Spandau Ballet, Through The Barricades, CBS Records, 1986. Disco 45 giri; BARRICADE, pubblicità del videogioco, 1976. Locandina; Jeu des manifestants, S.C. éditeur, Parigi ca. 1910. Gioco da tavola. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Metaphore of the barricade. Detail. 25/9/1830 Attaque de l’entrée du Parc de Bruxelles – 23/9/1830 Retraite des hussards hollandais, Porte de Flandre – 25/8/1830 Représentation de La Muette de Portici, Wiel’s, Bruxelles. Sottobicchieri; «Tates, mames, kinderlech, bojen barikadn, in Szmerke Kaczerginski», Ondenk- buch, Buenos Aires 1955. Libro; 8.20 AAVV, Songs from the barricades, People’s Democracy, Belfast, 1974. LibroTrust, Toutes Barricades, 1983. Etichetta per jukebox; Barricate di Notte, vino affinato in barriques, Cascina Gagliassi, Monforte d’Alba. Etichetta; Barricade, Adidas, 2023. Scarpe; François Nedelec, Duccio Vitale, Mai 68: La Nuit des Barricades, Un Jeu de Société Carnivore, La Folie douce, Parigi 1980. Gioco da tavola; Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Situationists and the barricade. Detail. Bourgeois vous n’avez rien compris, Atelier populaire, Parigi, maggio 1968. Locandina. «La France face aux jeunes», in Le Nouvel Observateur n.183, Parigi. Rivista. Préfecture de Police, Image act of the police, Parigi, maggio 1968. Riproduzione fotografica. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
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Barrikadenwetter. Atti visivi dell’insurrezione. Veduta esterna. Courtesy Arsenale Institute, Venezia.
Ph. Michela Pedranti – DSL Studio.
Le pareti della sala espositiva presentano un’iconografia della barricata che tramite la raccolta di 289 immagini mette a confronto tre diversi atti visivi della rivolta di Parigi del maggio 1968: quello dei manifestanti, dei media e della polizia. Le immagini di questo trittico, sebbene abbiano lo stesso soggetto, sono frutto di opposte politiche di rappresentazione e di osservazione.
Otto vetrine al centro della sala presentano una panoramica della storia della costruzione di barriere stradali con materiali di recupero.
I materiali cartacei esplorano anche le connessioni storiche tra l’emergere delle tecniche dell’avanguardia del XX secolo e la natura della barricata. L’artista dadaista Hannah Höch, nota anche per la sua vicinanza alla costruzione di barricate durante la Rivolta spartachista a Berlino nel 1919, è stata pioniera di un uso specifico del collage che ha riunito elementi provenienti dalla società borghese, impiegandoli contro di essa. Questo atteggiamento dissacratorio ha trovato applicazione in molti ambiti artistici: il détournement, la tecnica del cut-up della Beat Generation, lo straniamento di Bertolt Brecht nella letteratura e nel teatro, l’assemblage nella scultura, il pastiche e il campionamento nella musica, il decostruttivismo in architettura e il montaggio nel cinema.
Un collage di Hannah Höch, presente in mostra, rappresenta quindi questa rivoluzione nell’arte, derivata dall’archetipo della barricata.
Si ringrazia:
Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Biblioteca Universitaria di Bologna
Archives de la Préfecture de police de Paris
Curatori: Wolfgang Scheppe, Bastiaan van der Velden, Sara Codutti, Eleonora Sovrani (Arsenale Institute, Venezia / Venice)
Coordinamento curatoriale: Matteo Binci
Coordinamento produzione: Giulia Caruso
Assistente produzione: Eloisa Magiera
Allestitori: Nomade Arte, Carlo Giannone, Fabio Pennacchia, Matteo Pompili
La mostra è promossa da Roma Culture e da Azienda Speciale Palaexpo.