Beatrice Marchi entra a far parte di RETROFUTURO, la collezione in fieri dedicata a giovani artisti italiani che cresce organicamente nel tempo.

Il video di Beatrice Marchi Story of a Girl Band (2018) racconta di un gruppo di personaggi che, incontrandosi di passaggio sui tapis roulant di un aeroporto, si trasformano in una girl band sulla ribalta di un red carpet. Le figure non sono nuove, sono protagonisti e protagoniste ricorrenti nella ricerca dell’artista. Ibridi nel loro essere, senza un’identità predefinita, sono al contempo umani e animali, giovani e anziani, uomo e donna. È la prima volta che si incontrano, in pochi istanti fulminei si trovano raccolti su un red carpet, abbagliati dai flash dei fotografi. Una canzone in sottofondo, intonata da voci maschili che in falsetto tentano di modificare il loro timbro, recita:

1, 2, 3, 4,

5, 6, 7, 8

the more the better

We

Are we a we?

we are a we!

always together!

Do you like me?

Are we together?

Do you like me?

Do I like you?

It doesn’t matter,

Scared of die lonely

You!

Are you with me?

BEATRICE MARCHI (Gallarate, 1986) vive a Berlino. Il suo lavoro indaga i processi legati alla definizione dell’identità, creando personaggi ambivalenti ispirati dalla figura del clown, che prendono vita in dipinti, video-animazioni, performance e sculture. Tra le sue mostre personali si segnalano quelle ospitate da: Sandy Brown, Berlino (2020); Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea, San Giovanni Valdarno (2019); Riverside, Berna (2018). Il suo lavoro è stato presentato in spazi istituzionali, tra cui: Museion, Bolzano (2019); Performance Space, New York (2019); Palazzo Reale, Milano (2019); MAMbo, Bologna (2018); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2018); Galerias Municipais de Lisboa (Boavista), Lisbona (2017).