Giulio Squillacciotti, What Has Left Since We Left, 2020, 20’
7 settembre 2024,16.00 – 22.30, sala cinema
video loop
#Sonata #Supplemento
Il 7 febbraio 1992, nella città olandese di Maastricht, fu firmato il Trattato sull’Unione Europea. Alcuni decenni dopo, i rappresentanti degli ultimi tre Paesi rimasti in Europa si incontrano di nuovo nella stessa stanza in cui è stato firmato, questa volta per deliberare sulla chiusura definitiva della loro Unione. In quella che sembra una seduta di terapia in loop, i tre personaggi – aiutati da un interprete britannico in veste di analista – cercano di affrontare il loro senso di perdita. La conversazione permette di intrecciare metaforicamente i loro legami politici e personali, costringendoli ad affrontare la loro crisi d’identità e a riconoscere ciò che non è più, ciò che è rimasto e ciò che può ancora essere di quell’Unione.
Artista e regista, GIULIO SQUILLACCIOTTI vive e lavora tra i Paesi Bassi e Milano. Il suo lavoro è orientato principalmente alla trasformazione e all’invenzione delle tradizioni, fondendo insieme finzione e fatti storici. Utilizzando il cinema, il documentario, la scrittura e la scenografia, Squillacciotti produce indagini basate sulla ricerca che rivisitano la storia, creando nuove narrazioni a partire da prospettive soggettive, racconti speculativi, religione e cultura popolare. Ha realizzato, tra gli altri, documentari sulla scena punk romana degli anni ’90 (RMHC, Italia 2012), sui rituali di esorcismo nel Golfo Persico (Archipelago, Iran 2017), sulle navi da carico (They Thought They Saw a Ghost, Paesi Bassi 2020), nel Kurdistan iracheno (The Face That I Loved Let Me Down, Iraq 2022) e opere di finzione scritte e girate in Austria, Irlanda, Paesi Bassi, Turchia e altri Paesi. I suoi lavori sono stati esposti e proiettati a livello internazionale, tra gli altri, sulla piattaforma MUBI, alla Biennale di Architettura di Venezia, a Les Rencontres Internationales del Centre Pompidou, al Palais de Tokyo, al Museo del Louvre e alla Gayte Lyrique di Parigi, alla Haus der Kultur der Welt di Berlino e al Neue Berliner Kunstverein, Neues Museum di Weimar, Whitechapel Gallery di Londra, Crawford Art Gallery di Cork, Screen Space e Monash Gallery di Melbourne, Manifesta 8, Le Magasin CNAC di Grenoble, Cinema Akil di Dubai, New York Photo Festival e Dumbo Video di New York.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Via Nizza 138
Media partner: Zero