MUSEO PER L’IMMAGINAZIONE PREVENTIVA
Il MACRO presenta gli otto progetti espositivi con cui prende piena forma Museo per l’Immaginazione Preventiva, il programma ideato dal direttore artistico Luca Lo Pinto che, fino alla fine del 2022, si svilupperà come un palinsesto editoriale. Il museo assume la forma di in un magazine tridimensionale, mentre le sue sale prendono l’identità di specifiche rubriche, destinate a ospitare autori e linguaggi eterogenei. Si avvia così un grande esperimento che riflette sull’istituzione museale e la sua capacità di aderire alla complessità del tempo presente, superando i confini disciplinari.
La struttura editoriale è pensata come uno strumento per consentire al pubblico di orientarsi liberamente in una narrazione che tenta di ridefinire i paradigmi di museo, mostra e opera. Un viaggio che, diramandosi in modo tentacolare attraverso la complessa architettura del MACRO, si spinge verso territori non convenzionali, sempre più connessi al mondo dell’arte ma solitamente poco rappresentati nelle loro specifiche modalità di fruizione e approfondimento.
Se la mostra Museo per l’Immaginazione Preventiva — EDITORIALE (17 luglio—27 settembre) era concepita come un manifesto ideale, le otto mostre sono progetti espositivi autonomi che, nel loro insieme, disvelando le rubriche di una rivista vivente, i cui contenuti andranno a modificarsi nel tempo. Nell’ala nuova del museo, la sezione SOLO/MULTI testa nuovi approcci alla mostra come medium tramite progetti monografici o a più voci; nello spazio che collega ala vecchia e ala nuova, RETROFUTURO è un ambiente volto a ripensare la collezione del museo come punto di partenza di una collezione in fieri dedicata alle nuove generazioni, dove temporalità diverse si sovrappongono l’una all’altra per riflettere sul ruolo di una collezione pubblica d’arte contemporanea nel XXI secolo; al primo piano dell’ala vecchia MONO fa da cappello alle monografie interdisciplinari di ARITMICI e POLIFONIA; al secondo piano MEDIUM indaga linguaggi e processi sperimentali con IN-DESIGN, MUSICA DA CAMERA, PALESTRA, STUDIO BIBLIOGRAFICO.
AGORÀ è invece il motore discorsivo del museo, un programma di incontri a cadenza irregolare, che corre parallelo e allo stesso tempo attraversa le attività del museo.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
Le mostre fanno parte di Romarama, il programma di eventi culturali di Roma Capitale.