Simone Carella, Io poeto tu
Con Valerio Mattioli
#Polifonia
Tra la metà degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, a Roma si incrociano i percorsi di una serie di esperienze in apparenza assai distanti tra loro, ma che nel loro insieme compongono lo sfaccettato ritratto del primo underground italiano. Di questo mondo, in bilico tra suggestioni d’avanguardia e tentazioni pop, Simone Carella è stato un protagonista assoluto, specie grazie ai Lunedì della musica moderna e contemporanea da lui organizzati al Beat 72.
In questa interpretazione della mostra Valerio Mattioli ripercorre le vicende che, anche grazie al lavoro di Carella, videro fronteggiarsi tra loro teatrini off e Piper Club, dropout capelloni e aristocrazia hip, impegno politico e aneliti “swinging”, in quello che, assai più dei celebrati anni della Dolce Vita, fu il vero periodo d’oro della città di Roma.
INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria scrivendo a booking@museomacro.it
Valerio Mattioli è autore di Remoria. La città invertita (minimum fax, 2019) e Superonda. Storia segreta della musica italiana (Baldini & Castoldi, 2016). Per la collana Not di NERO, di cui è editor e curatore, ha tradotto Realismo capitalista di Mark Fisher. Il suo prossimo libro, dedicato al rapporto tra musica elettronica, distopia algoritmica ed estinzione del genere umano, uscirà a inizio 2022.