All Capitals: Roman Variations.
Set in Stone by Julia Born, Writ on Water by Michel Auder
Proiezione e conversazione a cura di Adam Szymczyk
#In-Design
In linea con l’analisi di Julia Born del tessuto multiforme della città, attraverso la lente delle iscrizioni murali trovate nello spazio urbano, l’epico diario di viaggio Roman Variations (1991) dell’artista francese Michel Auder – noto per il suo uso pionieristico del video nei suoi montaggi di frammenti diaristici che mescolano vari personaggi, molteplici luoghi e linee temporali incrociate – sarà proiettato nella mostra All Capitals di Born nella sala IN-DESIGN.
La presenza fugace di immagini in movimento aggiunge un altro strato mutevole alle iscrizioni ufficiali, alle insegne pubblicitarie, agli scarabocchi anonimi e alle impronte di diverse epoche della storia di Roma che Julia Born ha individuato nel corso della sua ricerca e trasferito sulle pareti della sala. Allo stesso modo, l’omaggio di Auder alla decadenza e allo splendore di Roma è stato realizzato durante un anno di residenza dell’artista nella capitale italiana: entrambe le opere sono state realizzate grazie a sensazioni raccolte in loco.
Nel film di Auder, la città è catturata da diverse angolazioni e prospettive da un occhio sofisticato: la telecamera collega i monumenti di Roma e la sua vita quotidiana con l’erotismo a buon mercato ripreso direttamente dallo schermo televisivo all’alba dell’era Berlusconi. La proiezione si concluderà con una conversazione tra Julia Born e il curatore Adam Szymczyk. Insieme allo scrittore e curatore Quinn Latimer, Auder, Born e Szymczyk hanno realizzato il libro Stories, Myths, Ironies, and Other Songs: Conceived, Directed, Edited, and Produced by M. Auder (Kunsthalle Basel/Sternberg Press, 2014), che comprende anche un catalogo ragionato delle opere video di Auder fino al 2014.
ADAM SZYMCZYK (1970) è un curatore, editore e autore con base a Zurigo. Tra il 2013 e il 2017 è stato direttore artistico di documenta 14 ad Atene e a Kassel e ha ricoperto il ruolo di direttore e curatore della Kunsthalle di Basilea tra il 2002 e il 2014. Attualmente è curatore presso lo Stedelijk Museum di Amsterdam. Nel 2022 ha co-fondato Verein by Association a Zurigo, con l’obiettivo di avviare e realizzare mostre, pubblicazioni e altri progetti pubblici nel campo della cultura contemporanea.
MICHEL AUDER è un artista francese che vive a New York dal 1969, dopo un periodo trascorso a Parigi, dove ha iniziato a realizzare film. Lavorando a New York e a livello internazionale, ha realizzato più di 550 opere, utilizzando nel corso del tempo tutte le tecnologie dell’immagine in movimento con tutti i mezzi disponibili. La sua prima videocamera è stata la Sony PortaPak, mentre di recente ha filmato soprattutto con il suo telefono. La ricerca di Auder si svolge tramite il suo immenso e crescente archivio di registrazioni video e immagini fisse, montando opere senza tempo, radicalmente contemporanee, che mescolano i ricordi di materiale visivo rivisitato con il desiderio di realizzare nuove immagini. Ha presentato le sue opere in proiezioni cinematografiche e mostre. Tra quelle più recenti, l’installazione video e sonora multicanale The Course of Empire, commissionata da documenta 14 (2017); ha tenuto la mostra personale Dreams That Money Cant Buy da Karma International di Zurigo (2021) e ha proiettato The Heads of Town (2011), Gemälde II (2016) e Several Perceptions (2022) nel concorso ufficiale del St. Moritz Art Film Festival di quest’anno.