Score-ing Equality: a focus on Pauline Oliveros’ “To Valerie Solanas and Marilyn Monroe in Recognition of Their Desperation”
di Chiara C. Siravo
In occasione della mostra Beethoven Was a Lesbian, in corso fino al 27 agosto 2023, si propone di seguito un testo scritto da Chiara C. Siravo (Ufficio curatoriale ed editoriale) dedicato al brano To Valerie Solanas and Marilyn Monroe in Recognition of their Desperation che la compositrice Pauline Oliveros scrisse nel 1970, dopo aver letto il trattato politico femminsta S.C.U.M. Manifesto della scrittrice, attrice e attivista statunitense Valerie Solanas del 1967.
La composizione To Valerie Solanas and Marilyn Monroe in Recognition of Their Desperation di Pauline Oliveros, del 1970, è un’opera che, attraverso il titolo, riconosce il costo dell’autoespressione creativa da parte delle donne e che produce uguaglianza creativa attraverso la dinamica che stabilisce tra coloro che eseguono la canzone: è compassionevole e attiva allo stesso tempo, ponendo le basi per un mondo che limita il dominio.
Oliveros dedica la canzone a due donne che normalmente non immagineremmo insieme: Valerie Solanas, autrice di S.C.U.M. Manifesto (1968) e tristemente nota per il tentativo di uccidere Andy Warhol, e l’icona di Hollywood, Marilyn Monroe. Eppure, in modi diversi, sono state entrambe figure emblematiche dell’epoca, ognuna associata a potenti figure maschili: Warhol e i Kennedy. Ciò che le accomuna, soprattutto, è l’essere state completamente fraintese e semplificate in modo eccessivo, soprattutto dagli uomini. Anche Oliveros sapeva cosa significasse essere fraintesi. Nel descrivere come è nato il brano, la compositrice ha detto: «Poco dopo la sua pubblicazione, nel 1968 S.C.U.M. Manifesto mi capitò tra le mani. Incuriosita dai principi femministi egualitari enunciati nel manifesto, volevo incorporarli nella struttura di un nuovo pezzo che stavo componendo […] Marilyn Monroe si era tolta la vita. Valerie Solanas aveva tentato di togliere la vita a Andy Warhol. Entrambe le donne sembravano disperate e intrappolate nelle trappole della disuguaglianza: Monroe aveva bisogno di essere riconosciuta per il suo talento di attrice. Solanas desiderava essere sostenuta per il suo lavoro creativo.»
Nella partitura, gli esecutori vengono istruiti a scegliere cinque toni ciascuno e a suonare toni prolungati, sia modulati che non modulati. A metà percorso, sono invitati a imitare le frequenze e i toni degli altri. L’intera composizione segue le indicazioni per le singole frequenze fornite dall’alternarsi di luci rosse, gialle, blu e stroboscopiche. L’improvvisazione fluisce, mediata da linee guida rigorose progettate per distribuire il potere piuttosto che concentrarlo, esprimendo, secondo le parole di Oliveros, “Nella struttura profonda ciò che S.C.U.M. Manifesto significava […]. È stato proprio a partire da questa comprensione della comunità e dell’individuo – che era nel suo manifesto – che è diventato il principio, o la filosofia, della musica che ho iniziato a scrivere”.
To Valerie Solanas and Marilyn Monroe in Recognition of their Desperation è una composizione pensata per fermare il dominio sul nascere: “Se un musicista inizia a dominare la tessitura musicale, la comunità che si crea con il pezzo assorbe i suoni eccezionali e li restituisce al collettivo”. Scritta poco prima che Oliveros iniziasse a sviluppare il suo Sonic Meditations (1974) in dialogo con il Women’s Ensemble che aveva fondato a San Diego, prevede l’approccio della compositrice alla collettività e all’improvvisazione. L’enfasi del brano sull’ascolto e sul suono, sul suono e poi sull’ascolto, ci aiuta a comprendere l’opera complessiva di Oliveros come una partitura per un mondo più equo.