Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact
A cura di Giuseppe Garrera
Con contributi di Allison Grimaldi Donahue, Olaf Nicolai, Luca Vitone
Dal 24 novembre 2022 al 19 febbraio 2023, il MACRO ospita un progetto espositivo a cura di Giuseppe Garrera legato al percorso della mostra Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo – Il corpo poetico a Palazzo delle Esposizioni, come parte di un più ampio progetto che coinvolge le Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Veduta esterna, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Exhibition view, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio. A sinistra: Olaf Nicolai, Un Mondo che Muore, 2022. 4 stampe a colori su carta blueback. Courtesy l’artista e Galerie EIGEN+ART Lipsia/Berlino. Un ringraziamento speciale a Pascal Schönegg. A destra: Luca Vitone, Eppur si muove, 2002-2007. Stampa su tessuto acrilico. Courtesy l’artista e Collezione Gianni Garrera.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Exhibition view, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio. Luca Vitone, Eppur si muove, 2002-2007. Stampa su tessuto acrilico. Courtesy l’artista e Collezione Gianni Garrera.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Exhibition view, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio. Olaf Nicolai, Un Mondo che Muore, 2022. 4 stampe a colori su carta blueback. Courtesy l’artista e Galerie EIGEN+ART Lipsia/Berlino. Un ringraziamento speciale a Pascal Schönegg.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Dettaglio, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio. Da sinistra a destra: Ezra Pound, Kung Fu Tseu. Confucius. Digest of the Analects. All’Insegna del Pesce d’Oro, Milano, 1937.
Courtesy Collezione Gianni e Giuseppe Garrera. Confucio, Ta S’Eu Dai Gaku. Studio Integrale, versione italiana di Ezra Pound, Alberto Luchini. Scuola Tipografica Orfanotrofio Emiliani, Rapallo, 1942. Courtesy Collezione Gianni e Giuseppe Garrera. Ezra Pound, Canti pisani, traduzione, introduzione e note di Alfredo Rizzardi. Guanda, Milano, 1953. Prima edizione italiana. Courtesy Collezione Gianni e Giuseppe Garrera. Ezra Pound, Canti pisani, traduzione, introduzione e note di Alfredo Rizzardi. Guanda, Milano, 1957. Seconda edizione italiana. Courtesy Collezione Gianni e Giuseppe Garrera.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Exhibition view, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio. Olaf Nicolai, Un Mondo che Muore, 2022. 4 stampe a colori su carta blueback. Courtesy l’artista e Galerie EIGEN+ART Lipsia/Berlino. Un ringraziamento speciale a Pascal Schönegg.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Dettaglio, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio. Vanni Scheiwiller, segnalibro pubblicitario inserito e nascosto nelle edizioni Scheiwiller. All’Insegna del Pesce d’Oro, Milano [1954-55]. Courtesy Collezione Gianni e Giuseppe Garrera.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Dettaglio, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio. Edizioni di Vanni Scheiwiller, con uno scritto di Ezra Pound (1937). All’Insegna del Pesce d’Oro, Milano, 1962/1965/1968/1973/1978. Courtesy Collezione Gianni e Giuseppe Garrera.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Dettaglio, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio. Da sinistra a destra: Giuseppe Ungaretti, rubrica “Italia domanda”. In Epoca, anno VII, no. 276. Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 15 gennaio 1956. Courtesy Collezione Gianni e Giuseppe Garrera. Riproduzione dell’“Appello per la liberazione di Ezra Pound”, 1956, con le firme dei principali poeti e scrittori italiani. Non sottoscritto da Pier Paolo Pasolini. Courtesy Fondazione Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno – onlus. Un ringraziamento speciale a Carlo Pulsoni. Locandina della Settimana della Poesia, 8° Festival dei Due Mondi, Spoleto, 1965. Tra i presenti Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. Courtesy Spoleto Festival dei Due Mondi. Catalogo del 9° Festival dei Due Mondi, Spoleto, 1966. Courtesy Spoleto Festival dei Due Mondi. The World’s Great Poets Reading at the Festival of Two Worlds. Spoleto, Italy. Ezra Pound reading his Cantos III, XVI, XLIX, LXXXI, XCII, CVI, CXV. Applause Productions, Port Washington 1969. Registrato a Spoleto nell’estate del 1967. Courtesy Collezione Gianni e Giuseppe Garrera.
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact. Exhibition view, MACRO 2022. Ph. Piercarlo Quecchia – DSL Studio. A sinistra: Luca Vitone, Eppur si muove, 2002-2007. Stampa su tessuto acrilico. Courtesy l’artista e Collezione Gianni Garrera. A destra: Ezra Pound durante l’incontro televisivo con Pasolini, ritratto di fronte a uno dei gobbi con le sue risposte per l’intervista. Foto di Vittorugo Contino, 1967. Collezione Privata.
Se la mostra a Palazzo delle Esposizioni indaga Pasolini come corpo poetico, la mostra al MACRO lo colloca in un momento preciso della sua storia di poeta: l’incontro televisivo con Ezra Pound, avvenuto nel 1967, voluto da Vanni Ronsisvalle per la serie Incontri, e trasmesso dalla Rai nell’anno successivo, come punto di arrivo di un percorso di odio, ripensamento e ricongiungimento. L’incontro assunse infatti l’inaspettata forma della restituzione di un patto fondato sul comune destino di lotta e illusione di poeti.
Pasolini era stato tra i pochi poeti che fin dal 1956 avevano opposto un netto rifiuto a firmare un appello che liberasse Pound dall’ospedale psichiatrico criminale federale di “St. Elizabeth” in cui era recluso da 11 anni, quando la condanna a morte per alto tradimento, collaborazionismo e propaganda antiamericana e fascista era stata convertita in perizia e certificazione psichiatrica. Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Elio Vittorini, Vittorio Sereni, perfino gli amici di Pasolini, Sandro Penna, Alberto Moravia, Attilio Bertolucci, insieme a tanti altri, avevano firmato per la liberazione, o in nome di un principio di umanità o, i più, in considerazione del fatto che si trattava di uno tra i più grandi poeti di tutti i tempi.
L’incontro risultava quindi un’esecuzione annunciata, considerando soprattutto la forza carismatica e d’opinione di Pasolini. Eppure il 26 ottobre 1967 a Venezia Pasolini mette in scena una cerimonia di amicizia che si apre con la lettura di A Pact, poesia di Pound inizialmente dedicata a Walt Whitman, di fronte al poeta che assiste silenzioso a questo gesto di riconoscimento del valore del suo pensiero.
La mostra racconta quindi l’omaggio che Pasolini tributa al poeta (addirittura presentandosi come un figlio che si riconcilia con il padre) dopo anni di rifiuto e ostilità, presentando anche una selezione di documenti storici, articoli di giornali e libri che contestualizzano l’evoluzione del rapporto tra Pasolini e Pound e ripercorrono una storia di devozioni, dubbi, perplessità, considerazioni sul ruolo della poesia e il disastro delle idee. Tra i documenti eccezionali e inediti in mostra, una lettera di Ezra Pound del 1959 indirizzata a Giorgio Almirante contenente una “presa di posizione” e un “Programma alla ricerca di un partito”.
Alle narrazioni che emergono dai numerosi materiali d’archivio si aggiungono gli interventi di Allison Grimaldi Donahue, Olaf Nicolai e Luca Vitone, tre autori contemporanei invitati a dare la loro lettura di quanto è avvenuto e a indagare gli echi e le risonanze del pensiero di questi due protagonisti controversi del Novecento letterario, nel solco dei culti sotterranei di fedeltà alla poesia che lo hanno attraversato.
La mostra è promossa da Roma Culture e da Azienda Speciale Palaexpo.
L’iniziativa fa parte del programma PPP100 – Roma Racconta Pasolini promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali.
Si ringrazia la Rai Direzione Teche per aver gentilmente fornito il materiale video di repertorio.
Curatore: Giuseppe Garrera
Coordinamento curatoriale: Vasco Forconi
Coordinamento mostra: Sara Cattaneo
Exhibition display: Marco Campardo Studio
Assistente produzione: Giulia Caruso
Allestitori: Fabio Pennacchia, Matteo Pompili