16MM RUN
Keiichi Tanaami

15 Novembre 2024, ore 19.00
#Agorà

16MM RUN, la rassegna cinematografica sperimentale in collaborazione con Villa Lontana, torna venerdì 15 novembre con un appuntamento dedicato a Keiichi Tanaami (1936-2024), una delle figure più influenti della pop art giapponese, grazie alla sua capacità di fondere estetiche occidentali e orientali in modo innovativo e visionario. L’evento presenta per la prima volta a Roma una selezione dei cortometraggi animati dell’artista, da Marionettes in Masks (1968) a Chirico (2008), che uniscono elementi onirici, surreali e psichedelici. L’uso sperimentale del cinema d’animazione rappresenta un aspetto distintivo della carriera di Tanaami che per oltre sei decenni attraversa l’arte visiva, l’illustrazione, il design grafico, l’animazione e il cinema sperimentale.  

 

Marionettes in Masks, 1965, 8′

Questo film d’animazione, insieme a A Portrait of Keiichi Tanaami uscito l’anno successivo, si concentra sui temi del volto e dell’identità. Tanaami vedeva le innumerevoli facce mostrate quotidianamente nei media come “maschere” intercambiabili e le presentava come rappresentazioni simboliche della vita contemporanea. Le marionette con le diverse maschere incarnano una gamma di personaggi, con stili che vanno dalle pennellate pittoriche alle illustrazioni in stile fumetto americano. Tuttavia, le marionette alla fine crollano, sopraffatte dalla vertiginosa velocità del diluvio d’informazioni. L’influenza diretta della Pop Art su questi motivi evidenzia il desiderio dell’artista di integrare i nuovi movimenti artistici nell’animazione. 

 

Commercial War, 1971, 4:30′ 

Dopo un conto alla rovescia, sei sequenze si susseguono una dopo l’altra. Elementi visivi tratti da pubblicità di Coca-Cola, hamburger e cosmetici si combinano con frammenti audio di spot televisivi giapponesi. Questi accostamenti generano una forte sensazione di dissonanza cognitiva e, rimossi dal loro contesto pubblicitario originale, le immagini e le parole assumono un tono satirico. La prima sequenza, in particolare, include frammenti audio sporadici che evocano un dibattito parlamentare, offrendo una visione ironica sul diluvio incessante di immagini e informazioni trasmesse dalla televisione e sulla vacuità della retorica politica. Nella scena finale, una fotografia di una folla con volti indistinti è accompagnata da un dialogo che potrebbe essere interpretato come una critica al pubblico stesso. 

 

Good-by Elvis and USA, 1971, 7’3” 

Come in Good-by Marilyn, il metodo di Tanaami di appropriarsi della cultura pop americana, infondendovi al contempo la sua sensibilità, è evidente in questo film d’animazione. Viene presentata una serie di immagini in movimento sovrapposte in stile collage, tra cui fotografie di star del cinema come Elvis Presley e Marlon Brando, oltre ai ricorrenti motivi di Tanaami, come illustrazioni erotiche e aerei da combattimento. Tanaami visitò per la prima volta gli Stati Uniti nel 1970 e ricordò di aver acquistato avidamente riviste popolari a basso costo durante il soggiorno. Le fotografie e una copertina di rivista, datata gennaio 1971, incluse in quest’opera, alludono alle sue esperienze personali negli Stati Uniti. 

 

Good by Marilyn, 1971, 4’25’’ 

Questo è uno dei film d’animazione che Tanaami ha realizzato per il programma televisivo 11PM. Utilizza motivi erotizzati ricorrenti come hot dog, banane e ritagli pornografici, mescolati a raffigurazioni di Marilyn Monroe con la corona della Statua della Libertà e vari personaggi in stile Disney, creando un flusso visivo vivace e ritmico. I simboli della cultura pop americana si intrecciano con elementi della cultura giapponese, come il famoso cartello Glico nel quartiere di Dotonbori a Osaka, accompagnati dalla musica di sottofondo con il canto di Miki Hirayama. L’inclusione di aerei da combattimento e della bandiera vietnamita, che evocano la guerra, integra ulteriormente elementi disparati nel vocabolario visivo distintivo di Tanaami. 

 

Study of the Virgin in School Uniform Stripped Bare by Her Bachelors, 1972, 3’45’’

L’opera è chiaramente influenzata da “La sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche” di Marcel Duchamp (comunemente nota come “Il Grande Vetro”), con un titolo che fa riferimento all’approccio ironico di Duchamp all’arte. Keiichi Tanaami utilizza l’opera di Duchamp come fondamento per satirizzare la scena artistica giapponese dell’epoca, filtrandola attraverso la sua prospettiva unica. Quando questo pezzo fu pubblicato all’inizio degli anni ’70, gli artisti giapponesi stavano assistendo al declino dell’energia avanguardistica, poiché venivano sempre più coinvolti in progetti nazionali nel mezzo di una rapida crescita economica. In questo contesto, l’opera di Tanaami, influenzata dalla cultura psichedelica degli anni ’60 e dal Neo-Dada, esplora audacemente l’espressione sperimentale attraverso il medium del film.  

 

Oh Yoko, 1973, 5′ 

Accompagnato dalla canzone di John Lennon del 1971 “Oh Yoko!”, questo film d’animazione intreccia illustrazioni e fotografie di Lennon e Yoko Ono con motivi caratteristici di Tanaami, come insetti e aerei. Presenta anche molti elementi associati ai Beatles, tra cui sottomarini, campi di fragole e il dio induista Ganesh con testa di elefante. Colori vivaci e forme che ricordano l’animazione del film dei Beatles del 1968 Yellow Submarine permeano l’opera, illustrando l’integrazione attiva di Tanaami delle influenze della controcultura dell’epoca. 

 

Crayon Angel, 1975, 3′ 

Questo film rappresenta un allontanamento dai vivaci motivi Pop che caratterizzavano il lavoro di Tanaami degli anni ’60 e si sposta verso immagini di guerra più intense. Motivi come una donna colpita da un’onda d’urto e galline che squittiscono terrorizzate al suono delle sirene antiaeree sono tratti dai suoi ricordi reali. Immagini di comici prebellici come Ken’ichi Enomoto che ridono e fotografie della giovinezza di Tanaami sono viste attraverso un filtro a griglia, trasmettendo la distanza tra l’adulto Tanaami e i suoi ricordi d’infanzia. Il suono continuo del battito cardiaco che si sente per tutta l’opera enfatizza la natura introspettiva del lavoro, permettendo agli spettatori di condividere in modo indiretto l’esplorazione di Tanaami delle profonde stratificazioni della memoria. 

 

Sweet Friday, 1975, 3’17” 

Questo film d’animazione rappresenta il mattino del giorno preferito di Tanaami, il venerdì, accompagnato da una musica leggera. Segue la sua routine di risveglio, che comprende lavarsi il viso, pulire gli occhiali, fare colazione e fare una doccia. Tra queste azioni quotidiane si intrecciano varie scene della sua immaginazione, con un effetto di sfarfallio che richiama i film sperimentali. Le immagini includono un passerotto che aveva proiettato con una lanterna magica da bambino, pesci rossi che suo nonno teneva durante la Seconda Guerra Mondiale e nudi femminili bianchi, tutti accostati senza apparente connessione, riflettendo uno stato mentale mattutino di interazione tra il fantastico e il quotidiano. L’inclusione di una lettera e fotografie del suo caro amico Ushio Shinohara offre uno sguardo sulla vita personale di Tanaami.  

 

Why, 1975, 10′

Intorno a questo periodo, Tanaami iniziò a integrare tecniche di stampa nella sua produzione cinematografica, ispirato dalla lettura di un articolo di giornale la mattina dopo un incontro di Muhammad Ali. Rimase colpito dalla texture grezza e granulosa della foto stampata, che per lui trasmetteva una maggiore immediatezza e impatto rispetto ai filmati televisivi, e iniziò a esplorare questa qualità tattile nelle sue opere. Quest’opera in particolare è stata guidata dall’interesse per gli effetti visivi di ingrandire e animare i puntini di mezzatinta delle fotografie di giornali e riviste. Nel film, i puntini ingranditi diminuiscono gradualmente di dimensione, rivelando infine una scena di un incontro di pugilato. I movimenti goffi dei pugili, accompagnati da un pianoforte che suona sporadicamente fuori tono, mettono in mostra il senso dell’umorismo fantasioso di Tanaami. 

 

Trip, 2005, 5′ 

Un’animazione visionaria realizzata in collaborazione da Keiichi Tanaami e Nobuhiro Aihara, due figure iconiche nel campo del cinema sperimentale giapponese. Questo film esplora il linguaggio visivo psichedelico e surreale per cui entrambi gli artisti sono rinomati, offrendo un vivido viaggio attraverso il subconscio. Fondendo animazione fluida e disegnata a mano con immagini vibranti e disorientanti, Trip racchiude il caotico intreccio di sogni e ricordi. 

 

Chirico, 2008, 4:30′

Questo film è ispirato ai dipinti di Giorgio de Chirico: a Tanaami sembravano istanti congelati all’interno di sequenze di immagini, e sentiva l’impulso di farli muovere attraverso l’animazione. Il film inizia con una scena da Mistero e malinconia di una strada (1914) in cui una ragazza spinge un cerchio. Successivamente, si vede l’autoritratto di de Chirico fondersi con un manichino senza volto, e si svela un mondo surreale ispirato allo stile del pittore metafisico. Attraverso la sinergia creativa di Tanaami e Nobuhiro Aihara, le immagini statiche dei dipinti di de Chirico vengono intrecciate in una vibrante narrazione animata. 


 

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. 

Con il supporto di Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli.

Un sentito ringraziamento a NANZUKA.


 

KEIICHI TANAAMI (Tokyo, 1936–2024), che ha attivamente attraversato i confini delle professioni attraverso il suo lavoro eclettico come direttore artistico, graphic designer, illustratore, videografo e artista, è un modello di riferimento molto acclamato per la generazione odierna di artisti interdisciplinari. Utilizzando la metodologia di design dell’‘editing’, si è sempre dedicato a una pratica creativa che si estende oltre il framework delle belle arti, producendo un’opera diversificata che spazia da collage a stampe, disegni, animazioni, film sperimentali, pitture, opere tridimensionali e installazioni. Tanaami è ampiamente riconosciuto a livello internazionale come un pioniere giapponese nel contesto in continua espansione della pop art.
Le recenti mostre personali di Tanaami includono Adventures in Memory (The National Art Center, Tokyo, 2024), PARAVENTI: KEIICHI TANAAMI (Prada Aoyama, Tokyo, Giappone, 2023), Manhattan Universe (Venus Over Manhattan, New York, USA, 2022), A Mirror of the World (NANZUKA UNDERGROUND, Tokyo, Giappone, 2022), Keiichi Tanaami (Kunstmuseum Luzern, Lucerna, Svizzera, 2019) e Keiichi Tanaami (Jeffrey Deitch, New York, 2019). Ha anche partecipato a importanti retrospettive sulla pop art come International Pop (Walker Art Center, Dallas Museum of Art, Philadelphia Museum of Art, USA, 2015-2016) e The World Goes Pop (Tate Modern, Londra, Regno Unito, 2015). Le opere di Tanaami sono conservate in numerose collezioni pubbliche, tra cui il Museum of Modern Art [MoMA] (USA), il Walker Art Center (USA), l’Art Institute of Chicago (USA), M+ (Hong Kong), la National Portrait Gallery (USA) e Hamburger Bahnhof (Germania).